La pellicola perfetta
Questo titolo è un inganno, come tutti i titoli studiati dal Marketing per vendere qualcosa.
Una delle domande che mi sono fatto passando dal digitale all’analogico è stata quale diavolo di pellicola avrei usato.
Mi sono informato un po’ sul web ma ho trovato solamente un ridda infinita di consigli, “scegli di qui, no! scegli la”, “scegli quelle che sono più granulose”, “no prendi quelle che ti danno più definizione” e via così.
Quale scegliere quindi?
Dopo mesi di continui cambi e di risultati molto simili, non riuscivo ancora a capire cosa non andava. C’era veramente bisogno di provare 40 tipi diversi di pellicola? La risposta è no. Basta prenderne una con l’iso con cui scattiamo più spesso ed attaccarcisi come una cozza.
Perchè? Perchè la pellicola da sola non va da nessuna parte. La pellicola è solo una parte del processo di produzione di una fotografia e, per fare bene le cose, uno deve avere chiaro il quadro d’insieme, da quando espone fino allo sviluppo su carta fotografica.
La scelta migliore da fare è costruirsi un modello di come tu fotografo, un tipo di pellicola e un tipo specifico di sviluppo funzionate assieme.
Dopo una decina di rullini sviluppati nello stesso modo capisci come la tua creatività è legata al mezzo-pellicola e al mezzo-sviluppo.
Il risultato ti piace? Allora continua così.
Il risultato non ti piace? Hai 3 variabili che puoi cambiare: tu, pellicola o sviluppo.
Cambiane sempre e solo una alla volta.