Archivio

Archive for the ‘macchine fotografiche’ Category

Duo, TLR da costruire a casa

22 gennaio 2013 1 commento

Sempre kickstarter, sempre proposte per re-inventare quanto già abbiamo in modo nuovo.

Questa volta si sono lanciati nella costruzione di una TLR che permetta di usare principalmente le polaroid e poi dare la grande possibilità di costruirsi da soli la macchina.
Difficilmente vi capiterà un’esperienza del genere.
I vantaggi delle TLR sono il gigantesco “mirino” (e nel caso della DUO stiamo parlando di un 10×10), lo scatto silenziosissimo, il fatto che non vada mai in black-out quando scatta e tutti i vantaggi del medio formato.
Il costo è di 209$ ma attenzione, vanno aggiunti a parte delle lenti (Mamiya) e il retro (back) polaroid o negativo.
Prezzo non basso, visto che con quei soldi ci si prende una vecchia Zeiss Ikoflex o una YashicaMat G, di qualità molto più alta.
Però non c’è il gusto di costruirsela.

Mercatini dell’usato a Milano

18 gennaio 2013 1 commento

Riprendendo il tema di inizio settimana, ho raccolto un po’ di mercatini dove è possibile trovare materiale fotografico di 3/4 mano 🙂

  • mercatino della Bovisa, Piazzale della Stazione Ferrovie Nord, tutte le domeniche mattina
  • Festivalpark, in zona Ortomercato (via Sacile tra piazza Bologna e piazzale Cuoco), tutte le domeniche mattina fino alle 15
  • mercatino dell’usato di San Donato, parcheggio SNAM (Metro 3), ultima domenica del mese (4a e 5a domenica) dalla mattina fino alle 17
  • mercatino di Corsico, via Togliatti, prima e terza domenica del mese, dalla mattina fino alle 17
  • mercatino di Corsico, Alzaia Trento, parco ex area Pozzi lungo il Naviglio, secondo e quarto sabato del mese, dalla mattina alle 17
  • mercatino di Buccinasco, via Emilia, seconda domenica del mese, dalla mattina alle 17
  • mercatino dell’usato di Porta Genova (NON E’ LA FIERA DI SENIGALLIA) in Via Valenza, angolo Alzaglia Naviglio Grande, tutte le domeniche mattina
  • Fiera di Senigallia, come il precedente ma il sabato pomeriggio

Questi sono quelli dove è più probabile trovare usato fotografico. Se avete altre segnalazioni o trovate il post lacunoso fatemi sapere che lo aggiorno volentieri.

Comprare ai mercatini dell’usato: c’è da fidarsi?

16 gennaio 2013 4 commenti

Frequento spesso il mercatino dell’usato della Bovisa (Piazzale della Stazione, tutte le domeniche mattina) e di macchine fotografiche se ne vedono spesso.
Mi piace girare per le bancarelle, quello della Bovisa in particolare è più un suk multiculturale che sta iniziando ad essere frequentato anche dagli italiani.
Non ci troverete delle Leica M3 a 200 euro, ma magari delle vecchie medioformato della Agfa che qualche colpo ancora possono tirarlo o delle marche mezzo sconosciute e abbandonate nei fumi del passato.
E’ un buon modo per entrare in contatto con la fotografia analogica spendendo pochissimo.

Le differenze principali con i negozi di usato sono:

  • le condizioni in cui si trovano macchine e obiettivi sono peggiori, anche solo per il fatto che sono più esposte agli agenti atmosferici
  • spesso si contratta con persone che non conoscono il vero valore dell’oggetto in vendita, non ne conoscono le caratteristiche e non sanno indicare lo stato/difetti presenti
  • c’è una certa quota di materiale rubato o perlomeno di dubbia provenienza non volevo estremizzare. Fate però sempre attenzione a ciò che si compra (es il digitale non deve avere memory card all’interno)
  • la % di materiale funzionante è più bassa
  • spesso non c’è nessun tipo di rintracciabilità, nè scontrini, nè ritrovare il venditore la settimana successiva

Dunque c’è da fidarsi? Nì.
Bisogna stare sempre molto attenti:

  • controllare bene l’oggetto che si sta valutando, sia macchina sia obiettivo
  • non farsi prendere dalla fregola di fare le cose di fretta
  • controllare con uno smartphone le quotazioni dell’oggetto su eBay e solo dopo fare un’offerta

Contrattare sempre!
La mia personale esperienza dice che non bisogna mai farsi dire il prezzo dal venditore, che inevitabilmente tenderà ad alzare, se non moltiplicare, il prezzo dell’oggetto.
Bisogna controllare l’oggetto, dire che è rovinato, mezzo scassato, accompagnando il tutto con facce brutte. Fate un’offerta che sia sensata, abbassandola di qualche decina di euro. Se il tipo accetta forse vi ha fregato o voleva liberarsi della merce.
Se invece non accetta, riponete l’oggetto e fatevi un giro. Tornate dopo una mezzora/ora e rifate la stessa offerta. Se non accetta salite di una decina di euro.
Altra tattica è tenere in mano già i soldi giusti per l’offerta che intendete fare. Sfruttate la fretta del venditore nell’incassare e fate capire che altri soldi non ne avete.
E buon divertimento.

Consigli sulla sicurezza
I mercatini, come altri luoghi molto affollati possono essere frequentati da borseggiatori.
Per evitare spiacevoli avventure, Non girate con mazzette di soldi in bella vista anzi se potete dividete il denaro tra portafogli e altre tasche e usate solo pezzi di piccolo taglio. Questo “aiuta” nel caso di scippo a perdere meno soldi.
A mio parere è pericoloso concordare un acquisto poi recarsi ad un bancomat a prelevare. Potrebbe esserci gente che vi segue per scipparvi o peggio.

Una importante informazione che prima non avevo: il mercatino della Bovisa ha anche un servizio d’ordine, meglio di così 🙂

Bencini Koroll 2 (o II)

22 giugno 2012 Lascia un commento

sempre recensioni interessanti

Interno in bakelite

Non sono patriottico neanche in periodo di Europei di calcio, tuttavia questa che vedete nelle foto è una macchina tutta italiana (milanese ad essere precisi): la Bencini Koroll 2.
Una fotocamera che ho acquistato quasi per sbaglio (è figlia di una contrattazione ad un banchetto di Porta Portese) e su cui non avevo nessuna aspettativa ma posso assicurarvi che mi sta facendo veramente divertire!

//

I’m not so patriotic, even during the European Football Challenge, anyway here I’am introducing an italian camera from Milan: the Bencini Koroll 2.
I bought this one by mistake (I was negotiating for another camera in Porta Portese) and I had no expectations from it, but now I can tell you that it’s really funny!

Partiamo col dire che di Bencini Koroll 2 (prodotte dal 1961) ce ne sono almeno due versioni, hanno piccole differenze estetiche e la scritta in alcuni casi è “koroll 2”…

View original post 484 altre parole

L’asola (ovvero la Petri 7s)

11 giugno 2012 Lascia un commento

Interno in bakelite

Questo post sarà teorico, purtroppo.
Prendendola alla larga posso dire che quest’anno ad un certo punto ho riscoperto il mercato di Porta Portese ed i suoi banchetti dell’usato fotografico. Nella prima incursione per trenta denari  ho acquistato una Kodak Instamatic e una Bencini Koroll 2, due fotocamere particolari di cui parlerò in un altro post.
La seconda incursione è andata peggio: 10 denari per una Petri 7s a telemetro esteticamente in buono stato, con tanto di custodia immacolata, senza funghi sulle ottiche e senza ruggine.
Sembrava un acquisto dignitosissimo, ma come spesso accade in queste circostanze dentro la mia “nuova” fotocamera era in agguato la tanto temuta SOLA.

//

Unfortunately this is only a theoretical post.
I recently rediscovered Porta Portese market and its photographic stands: the first time I bought two cameras for 30 € ( a Kodak  Instamatic and a Bencini Koroll 2), the second time I spent…

View original post 787 altre parole

Variazioni sulla fotografia Pinhole: Pinhegg di Francesco Capponi

28 Maggio 2012 1 commento

La fotografia pinhole o a camera stenopeica è una tecnica molto “antica” per cui da un piccolissimo foro si fa filtrare la luce che impressiona l’emulsione. Non c’è bisogno di lenti, otturatori, esposimetri, arzigogoli tecnologici o altro. Si tratta di puro artigianato fotografico.

La cosa molto interessante è che chiunque può costruirsi una macchinetta pinhole ed esporre rullini standard (per i novizi) oppure utilizzare direttamente l’emulsione se si è un po’ più sgamati con la chimica.
Francesco Capponi ha inventato o reinventato la Pinhegg photography cioè utilizza l’interno di un guscio d’uovo come macchina fotografica.

immagine tratta dal sito http://www.lomography.com/

Sul sito Lomography trovate l’articolo di Francesco con la guida per fare anche voi l’uomo fotografico.
Visitate anche il sito di Francesco, molto ricco di informazioni, tecniche pinhole e storia fotografica.

Recensione della Zenit 122

23 Maggio 2012 Lascia un commento

Interno in bakelite

Tutto è iniziato con un’attacco a vite M42, con lui sono partito per Praga insieme ad Agnese.
A Marzo nel 2009 faceva un freddo cane, mi ero portato dietro la mia prima fotocamera una Zenit 122 comprata da mio padre nei primi anni ’90, il suo Helios 50/f2 ed il mitico Jupiter 200/f4 da 14 kg. Adesso quando parto per un viaggio mi sento molto più agile e leggero, chissà perchè.

//

Everything started with an M42 mount, with it I left for Prague together with Agnese.
In March 2009 it was very cold, with me I carried my first camera a Zenit 122 that my father bought in the early ’90s, its Helios 50/f2 and the wonderful and super-heavy Jupiter 200/f4 . Now I understand why I feel more comfortable and light during my latest travel.

La Zenit è una macchina totalmente manuale, solo l’esposimetro a LED testimonia il…

View original post 618 altre parole

16 aprile 2012 Lascia un commento

Un’ottima recensione per una macchina medio formato 6X6 che è un ottimo ingresso nella fotografia analogica. Non ha forse le doti qualitative delle tedesche più nobili, ma è divertente lo stesso!

Interno in bakelite

In un mercatino di Natale qui a Roma (se non sbaglio era il 2008) trovai questa fotocamera e la comprai per 23 €. Chiariamo subito che ho un debole per le fotocamere russe, ho iniziato a fotografare con una Zenith e sono sempre stato affascinato dalla produzione sovietica pre-crollo del muro.

//

I bought this camera for 23€, I think it was in 2008 when I found it in a christmas market. 

I have a weakness for russian cameras, I started to photograph with a Zenith and I’m really fascinated by the whole production of  USSR before the wall’s destruction.

Questa è una TLR, Twin Lens Reflex o reflex a doppio obiettivo, il nome è dovuto (come si vede chiaramente in foto) alla presenza di due ottiche distinte: una è per il mirino l’altra per la pellicola. Le due ottiche sono rapportate tramite ghiere, in modo tale che focheggiando su…

View original post 510 altre parole

Usato garantito: storia di calottine e del non saperla lunga

13 aprile 2012 1 commento

Settimana scorsa ho portato a riparare la Nikon FE2 che ha improvvisamente deciso di non scattare più.
La leva non avanzava, le tendine non si muovevano e lo specchio era imbambolato. Cambiata la batteria e lanciato un paio di imprecazioni non replicabili sul blog, l’ho portata dal riparatore di UnionFotomarket.
Il tipo la guarda con aria tra lo storto e il sornione e mi fa “ma questa qui ha mai funzionato?”.
Io perplesso “certo, una decina di  rullini li ho fatti”.
Lui “no perchè vedi qua la calottina, è schiacciata. Questa è caduta dall’alto e s’è piegata. Vedi qui?”.
Io sgrano gli occhi, riprendo in mano la macchina. La guardo bene da vicino ed effettivamente è schiacciata.
Due anni che ce l’ho e non me ne sono mai accorto.

Perchè questo discorso? Perchè alla fine c’è sempre qualcuno più esperto e qualcuno che ne sa di più.
Quando acquistate usato, fatevi sempre consigliare o chiedete un secondo parere. Quattro occhi sono sempre meglio di due, soprattutto se smaniate di fare vostra quella vecchia macchinetta che inseguite da tempo.

Il medio formato, amico del fotografo evoluto

12 marzo 2012 Lascia un commento

Il medio formato, questo quasi sconosciuto.
Eppure è il formato che, al costo di un leggero aumento di peso, unisce la portabilità del 35 mm alla qualità di negativi molto grandi, quindi con altissima definizione e qualità.
I più diffusi sono il 6×4,5, due volte e mezzo l’area del 35mm classico e il 6×7, addirittura 4 volte la superficie di un rullino normale.
Il 6×6 (che personalmente utilizzo ed adoro) è meno utilizzato (il quadrato fa paura) e costringe a pensare alla fotografia in modo molto diverso da quanto siamo abituati a fare normalmente. La TV, il cinema, lo schermo del PC, il tablet, il cellulare, anche il forno a microonde sono in un formato rettangolare.
Il 6×9 è per estremisti del panorama. Quasi introvabile a prezzi umani, è dedicato pressochè solo alla fotografia di architettura.
Perchè dico che il medio formato è amico del fotografo evoluto?
Perchè le macchine sono semplici da utilizzare, se non più semplici delle 35mm
Perchè la qualità del negativo è altissima, la facilità e qualità di scansione altrettanto.
Perchè il costo è tutto sommato contenuto. Una Nikon FE2 in buono stato costa come o più di una Yashicamat 124G (6×6).
Perchè il costo operativo è molto simile a quello di una 35mm. Lo sviluppo è identico, solo i rullini costano di più (tra i 2€ e i 3,5€).