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Variazioni sulla fotografia Pinhole: Pinhegg di Francesco Capponi
La fotografia pinhole o a camera stenopeica è una tecnica molto “antica” per cui da un piccolissimo foro si fa filtrare la luce che impressiona l’emulsione. Non c’è bisogno di lenti, otturatori, esposimetri, arzigogoli tecnologici o altro. Si tratta di puro artigianato fotografico.
La cosa molto interessante è che chiunque può costruirsi una macchinetta pinhole ed esporre rullini standard (per i novizi) oppure utilizzare direttamente l’emulsione se si è un po’ più sgamati con la chimica.
Francesco Capponi ha inventato o reinventato la Pinhegg photography cioè utilizza l’interno di un guscio d’uovo come macchina fotografica.

immagine tratta dal sito http://www.lomography.com/
Sul sito Lomography trovate l’articolo di Francesco con la guida per fare anche voi l’uomo fotografico.
Visitate anche il sito di Francesco, molto ricco di informazioni, tecniche pinhole e storia fotografica.
Recensione della Zenit 122
Tutto è iniziato con un’attacco a vite M42, con lui sono partito per Praga insieme ad Agnese.
A Marzo nel 2009 faceva un freddo cane, mi ero portato dietro la mia prima fotocamera una Zenit 122 comprata da mio padre nei primi anni ’90, il suo Helios 50/f2 ed il mitico Jupiter 200/f4 da 14 kg. Adesso quando parto per un viaggio mi sento molto più agile e leggero, chissà perchè.
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Everything started with an M42 mount, with it I left for Prague together with Agnese.
In March 2009 it was very cold, with me I carried my first camera a Zenit 122 that my father bought in the early ’90s, its Helios 50/f2 and the wonderful and super-heavy Jupiter 200/f4 . Now I understand why I feel more comfortable and light during my latest travel.
La Zenit è una macchina totalmente manuale, solo l’esposimetro a LED testimonia il…
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Mostra fotografica – Ieri Oggi Milano – AAVV

immagine tratta da Milano da bere http://milanodabere.it/
Fino al 10 giugno, allo Spazio Oberdan, potete visitare la mostra di vari autori (Jodice, Weiss e altri) sulle varie facce di Milano.
170 fotografie che ripercorrono Milano dal dopoguerra ad oggi. Da non perdere.
Orari
orari 10-19.30
martedì e giovedì 10-22
chiuso il lunedì
Mostra fotografica – Il Giappone che cambiava di Mario De Biasi

immagine tratta dal sito della Galleria 70 http://www.galleria70.eu/evento_attuale/evento_attuale.htm
Alla Galleria 70, fino al 28 luglio sono esposte 28 fotografie di Mario De Biasi tratte da tre reportage (anni 60-80) nel Giappone che affrontava i profondi cambiamenti dell’industrializzazione e dell’occidentalizzazione.
Galleria 70 è in Corso di Porta Nuova 36/38
Orari:
da martedì a sabato 10 13.30 – 16 19.30
Mostra fotografica – Lashkars di Massimo Berruti

immagine tratta da Milano da Bere http://www.milanodabere.it/milano/mostre/lashkars_25844.html
Fino al 27 maggio alla Galleria Forma, trovate questa intensa mostra sul reportage di Massimo Berruti in Afghanistan a seguito della milizia anti-talebana Lashkars.
Molto molto intensa e di attualità.
Forma è in Piazza Tito Lucrezio Caro
Orari
tutti i giorni dalle 10 alle 20
Giovedì e Venerdì dalle 10 alle 22
lunedì chiuso
Mostra MIA Milan Image Art Fair
Oggi 5 maggio e domani 6 al SuperStudioPiù di via Tortona 27, si tiene la MIA Fair con oltre 200 fotografi esposti. Più di una mostra mercato, ci tengono a precisare gli organizzatori, un evento da non perdere assolutamente!
Qui una recensione del Corriere.
Biglietti
Intero, 15 €
Pass 2 giorni, 20 €
Ridotto (studenti con meno di 26 anni, soci Touring club, tessera FNAC, tessera Mediaworld, Gruppi di 10 persone), 12 €
free entry – Bambini fino a 12 anni
Workshop di fotografia: matrimoni
Ho partecipato due settimane fa ad un workshop, tenuto da Roberto Lavini di Camera Creativa, sulla fotografia di matrimonio nella sua espressione più moderna, quella Reportage.
Devo dire che era il primo corso che facevo perchè mi sono sempre auto-formato e quindi ero un po’ titubante. Cosciente dei miei limiti (soprattutto nella fotografia “dinamica” di persone e ritratti) ma comunque titubante.
Beh è stata un’esperienza incredibile. Mettersi a lavorare a fianco di gente che fa il mestiere da anni apre la mente e ti da quello che decine e decine di libri (o siti internet) non ti possono dare.
Sono le sensazioni, le ansie che il fotografo prova prima di iniziare; i rischi, le 4 dritte così banali e ovvie che non ci penseresti mai.
Insomma, non volevo raccontare qualcosa di ovvio, ma solleticarvi la voglia di fare corsi, workshop.
Uscite e scattate con chi ha più esperienza: è impagabile.
PS: sempre Camera Creativa tiene un altro workshop sul ritratto per matrimoni sabato 12.