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Mai darsi per vinti: la lunga strada verso il Daguerrotipo


Uno pensa che siccome la tecnica ha quasi 200 anni dovrebbe essere tutto chiaro, facile e a portata di mano. Non funziona così.

Primo problema: iodio e bromo non si trovano dietro l’angolo. Ho scritto ad una azienda chimica che fa prodotti per laboratorio e, alla terza volta che gli spiegavo cos’è un daguerrotipo, mi hanno detto che loro non ne capiscono. Ho scritto alla Carlo Erba ma per ora tutto tace.
Non mi do per vinto: per lo Iodio forse si può passare dalla tintura di Iodio e con l’acqua ossigenata fare un paciugo. Ho ordinato un libro da amazon (Illustrated Guide to Home Chemistry Experiments) che mi dovrebbe aiutare. Per il bromo sono in alto mare.
Ora mi sto maledicendo per tutte le lezioni di chimica del Liceo in cui non ho ascoltato niente.

Poi c’è la questione delle “scatole del fumo” dove l’argento viene sensibilizzato e l’imbutone per lo sviluppo al mercurio. Mi sto guardando un po’ di disegni antichi e moderni, non mi sembrano cose complicatissime. Nel weekend passerò da qualche FaidaTe a guardare un po’ di materiale.

Infine le piastre d’argento e la macchina da utilizzare, a cui non ho ancora pensato.

Sopra a tutto ciò metto il problemone della sicurezza personale. Anche se metto insieme tutto, sarò in grado di non ammazzarmi?

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