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Vacanze fotografiche: come non farsi uccidere dal proprio partner di viaggio
Sono arrivate finalmente le vacanze e non vedete l’ora di scattare le vostre migliaia di foto del monumento ai caduti del Beluchistan e tutto d’un tratto un brivido freddo vi corre lungo la schiena: “mi ammazzerà questa volta? Mi prenderà ad insulti in aramaico se non la smetto di scattare fotografie ad ogni più microscopico dettaglio del parco civico di Beluchiville?”
Viaggiare con qualcuno che non ama la fotografia o che non é appassionato come voi, costringe a scendere a patti con se stessi e con gli altri.
Mettetevi in questa situazione: state camminando in una bella città straniera, le vostre agognate e costose vacanze sono appena iniziate e accanto a voi c’é qualcuno che ogni due metri si ferma per un paio di minuti a leggere un libro, completamente estraniato da voi e assorbito dalla lettura. Una palla micidiale non credete?
Ecco viaggiare con un fotografo compulsivo é così.
Bisogna scendere a patti dicevo.
Prima di tutto rispettate gli altri, i loro tempi, i loro bisogni.
Poi chiedete rispetto per la vostra passione: spiegate che fare fotografie vi rilassa, vi piace, vi fa sentire artisti, insomma, per quale diavolo di motivo state facendo queste foto? E non dite che lo fate per farle vedere al vostro ritorno, che tanto non le guarda nessuno 🙂
Datevi degli obiettivi e condivideteli con chi vi sta accanto: dichiarate cioè cosa avete intenzione di fotografare e il tempo che vi serve.
E’ molto più accettabile sentirsi dire “mi fermo qua per mezz’ora a scattare, tu fatti un giretto così dopo non ti rompo”, che continuare lo stillicidio di fotografie ogni metro e di soste continue.
Svegliatevi presto! Se uscite a scattare alle sei del mattino e rientrate alle otto, prima che tutti si sveglino avrete due belle orette per farvi i fatti vostri (con un’ottima luce peraltro e poca gente in giro).
Non ultimo, scattate meno. Siate concentrati sul senso che volete dare alle vostre foto e al viaggio.
La qualità dei vostri scatti ne risentirà parecchio.